HOME | PHOTO GALLERY | VIDEO GALLERY | MAPPA DEI VIAGGI | DIARIO DEI VIAGGI | CHI SONO
DIARIO DEI VIAGGI

Israele: un terremoto di eccessi nel cuore del Medio Oriente

ZoomDal Muro del Pianto di Gerusalemme alle feste esagerate di Tel Aviv… Ebbene si, è questo un modo abbastanza semplice per riassumere il controverso, strano, odiatissimo da molti, amatissimo da tanti altri, e non da tutti riconosciuto, stato d’Israele!
Per molti quando si parla di Israele si sta parlando solo della Terra Santa delle tre principali religioni monoteiste. Certamente pensare che nella sola città vecchia di Gerusalemme si trovano i posti più sacri per gli Ebrei, come il Muro del Pianto, e poi uno dei punti più sacri per i Musulmani, ovvero la Cupola della Roccia da dove il profeta Maometto sarebbe asceso a Dio, e infine il Santo Sepolcro di Gesù Cristo, il Monte Calvario e la Via Crucis, mete di pellegrini Cristiani provenienti da tutto il mondo, fa veramente effetto e quando la si visita ci si sente attori o comparse che recitano su un palcoscenico di importanza mondiale!
Zoom
E visto che la politica estera delle più grandi potenze mondiali è spesso profondamente condizionata da quello che succede in questo paese dalle modestissime dimensioni, probabilmente si tratta veramente del palcoscenico più importante del mondo!
Comunque oltre la Terra Santa e la casa dei posti più simbolici del mondo, Israele è
Zoomprima di tutto la terra degli eccessi sotto vari punti di vista, caratteristica che nel modo più scherzoso viene riassunta con la famosa frase: «Jerusalem prays and Tel Aviv plays». E mentre a Gerusalemme gli Ebrei più ortodossi passano le giornate e le serate a pregare in maniera incessante ed estenuante davanti al Muro del Pianto, i loro conterranei di Tel Aviv si divertono in maniera incessante ed estenuante negli innumerevoli locali notturni della città Zoomche senza problemi chiudono all’alba in quasi tutti i giorni della settimana!
E si potrebbero spendere parecchie parole sui diversi locali bizzarri che illuminano le notti della metropoli ebraica, uno tra tutti il Penguin Club, un bizzarro disco pub underground la cui ciliegina sulla torta è la presenza di un corridoio con degli “stanzini” con specchi, luci e divanetti, dove potersi appartare in qualsiasi momento della serata!
ZoomE poi ci sono gli eccessi che se confrontati alla cultura Mediorientale fanno ancora più effetto, creando quindi un vero e proprio “terremoto”!
Iniziando dal fatto che Israele è l’unico paese Mediorientale nel quale è permessa sia la vendita di materiale pornografico che la prostituzione si capisce che da queste parti donne col burqa e divieti di assunzione di alcolici sono lontani anni luce, solo culturalmente però, perché geograficamente forse lo sono solo qualche centinaio di chilometri!
Infatti mentre in Iran gli omosessuali vengono impiccati in piazza, Tel Aviv è definita una delle capitali mondiali dell’universo gay, dove vengono organizzate feste straordinarie senza alcun tipo di tabù e freni inibitori, e dove è norma vedere ragazzi a petto nudo ballare insieme e baciarsi, e così via… ovviamente lo stesso vale anche per l’universo lesbo…
ZoomA tal proposito va sottolineato che il venerdì sera è la serata gay Zoomper eccellenza, questo è legato al modo nel quale viene vissuto lo shabbat a Tel Aviv. Lo shabbat è il giorno di riposo degli ebrei che inizia al tramonto del venerdì e finisce al tramonto del sabato, e quasi tutti gli ebrei, religiosi e non, lo rispettano alla lettera non facendo così nessunissimo tipo di lavoro! Impossibile trovare autobus cittadini, pullman, e persino voli aerei nazionali! Tutti i negozi e ristoranti di Tel Aviv chiudono e la città si trasforma quasi irrazionalmente in una moderna Sodoma!
Ma per non parlare solo di omosessuali, come se la night-life israeliana fosse solo questo (il che sarebbe falsissimo!), potrei spendere qualche parola sulle famose donne israeliane, che per loro stessa definizione vengono descritte come le più belle del mondo… Beh, direi che è molto difficile avere certezze matematiche su una tale affermazione, però se ne possono avere su un altro dato: la percentuale di donne prosperose è inverosimile, e molti dicono sia dovuto al buonissimo humus israeliano, un particolare passatoZoom di ceci! Mentre se vogliamo trovare una motivazione un po' più seria dovremmo ricercarla nella internazionalità che caratterizza alla base il popolo ebraico!
E inoltre col fatto che anche le donne hanno l’obbligo di leva dai 18 ai 20 anni, la presenza di soldatesse in divisa che pullulano le città principali non fa che aumentare questo mito e anche molte fantasie… 
Zoom
Ma non finisce qui, infatti non solo la sessualità vive una libertà eccessiva, ma anche il mondo delle droghe, e specialmente in questi ritrovi, descritti prima, è facile vedere che una bambinetta entri nel bagno per chiedere ad alta voce qualche sostanza stupefacente!
Ma qui devo fermarmi un secondo per puntualizzare che non è assolutamente mia intenzione enfatizzare in maniera positiva situazioni del genere, voglio solo sottolineare come nel cuore del Medio Oriente possa esistere un paese che rappresenti un universo libertario e assolutamente antitetico a quello dei suoi vicini di casa.
E questa lontananza culturale ha delle ripercussioni anche al suo interno, poiché non dobbiamo dimenticarci
Zoomche nello stato di Israele il 30 % degli abitanti è di religione Islamica. Ma questi ultimi vivono vite completamente separate dai loro concittadini Ebrei, e alla fine è bene ricordare che Israele è fondamentalmente uno stato ebraico.
In effetti è molto complicato descrivere il funzionamento socio-culturale di questa terra senza cadere in errori e semplificazioni che non renderebbero giustizia allo stato delle cose.
Prima di tutto dovremmo capire come una stato dalle dimensioni così piccole riesca a tenere testa senza problemi alle tante nazioni confinanti, e non, che vorrebbero raderlo al suolo!
Rende molto l’idea quello che abbiamo sentito dire da alcune ragazzine in partenza per la leva obbligatoria:
«non mi dispiace fare due anni di militare, abbiamo bisogno di difenderci perché ci odiano tutti!».
Zoom Tutti i mezzi sono legittimi per la difesa dello stato, e con mille contraddizioni e qualche ombra non piccola, riescono perfettamente nel loro obiettivo. E se qualcuno è pronto a criticare i 700 km di muro per 9 metri di altezza che rinchiude e ghettizza il popolo Palestinese, dovrebbe aver pronta una soluzione alternativa che assicuri l’esistenza dello stato di Israele in totale sicurezza, senza che vengano utilizzate parole tipo unione, integrazione e convivenza pacifica. Andate li e capirete che questi discorsi possono essere fatti solo ai bambini.
Ed ecco un’altra particolare e affascinante contraddizione del popolo Ebraico: affabili, socievoli, amiconi, ma alla fine per essere integrato veramente non serve essere Israeliani, bisogna essere Ebrei. Non è un discorso sbagliato questo se se ne capisce bene il senso. Sono un popolo di base internazionale, poiché gli Ebrei vengono da tantissime parti del mondo, come Russia, Stati Uniti, Germania, Polonia, Iraq, Iran, Egitto, Etiopia, ecc… Quindi partendo da ciò seguono il processo inverso rispetto a tutte le altre nazioni occidentali: invece di tendere alla internazionalizzazione, loro, da internazionali di base, tendono a nazionalizzarsi sempre più! E questo avviene a vari livelli, sia nei rapporti personali sia nel fatto che nelle tantissime istituzioni e luoghi pubblici, dalle Università alle discoteche, dai ristoranti ai negozi, campeggiano solamente scritte in ebraico!
E concludo con una frase simpatica, ma profondamente simbolica, che mi è stata detta da un ragazzo di Tel Aviv, conosciuto in discoteca, che subito mi aveva preso in simpatia… Vedendo che non parlavo in ebraico mi fa la fatidica domanda:
«Are you Jewish?» ed io «No.» così lui con aria sorridente, e dandomi una pacca sulla spalla, mi risponde: «Ok, don’t worry… nobody is perfect!»

(estate 2010)




 
 
Guestbook Link Contatti
Termini e Condizioni